Emile Jaques Dalcroze, compositore e pedagogo svizzero, ideò il metodo ai primi del '900, spinto dalle difficoltà ritmiche che riscontrava nei suoi allievi del Conservatorio di Ginevra. Obbiettivo del metodo è stabilire collegamenti tra corpo, mente, sfera emotiva dell'allievo, finalizzati a una percezione e a un'assimilazione profonda di tutti gli elementi musicali.
Secondo Dalcroze la teoria si apprende partendo dalla pratica: l'analisi e la codificazione di un elemento musicale avvengono soltanto dopo averlo sperimentato e studiato attraverso il movimento. |